Il tuo consulente marketing ti ha parlato di UI e UX, ma hai solo una vaga idea di quello che vogliono dire queste due sigle? Te lo spiego io. Leggi l’articolo!
Cosa sono UI e UX
UI è l’acronimo di User Interface, e si occupa dell’interfaccia utente, mentre UX sta per User Experience, e si occupa dell’esperienza utente. Quando progettiamo un sito web, per prima cosa ragioniamo sull’esperienza globale che l’utente avrà quando visita le singole pagine, e poi passiamo all’interfaccia, ovvero all’aspetto grafico che vogliamo dare ad ogni sezione. Questo ci porta a pensare che la UI è un prolungamento della UX sul piano grafico, ma a conti fatti le due discipline si sovrappongono e si mescolano a tal punto da sembrare la stessa cosa. Vediamo perché.
UI e UX: stesso obiettivo, approccio diverso
UI e UX mettono al centro l’utente e hanno entrambe l’obiettivo di rendere la fruizione di un sito web o di una App un momento piacevole e confortante.
La UX cerca di creare un flusso esperienziale che soddisfi i bisogni dell’utente. Spazia dall’architettura delle informazioni ai Core Web Vitals, coinvolgendo marketing, SEO, Social Media e pubblicità tradizionale per creare un micromondo dove orientarsi con facilità. L’UI “colora” questo mondo, utilizzando un linguaggio grafico e dei layout coerenti con la UX individuata.
Da una parte abbiamo quindi la teoria, fatta da studi multidisciplinari, test di usabilità, ricerche di marketing, bisogni degli utenti,… dall’altra abbiamo le tavolozze, i layout e le immagini.
Chi si occupa di UI e UX
La UI è un lavoro prettamente grafico, per questo viene eseguito da graphic designer o fotografi con uno spiccato senso estetico. La UX, invece, richiede un mix di competenze che spaziano dalla programmazione all’ottimizzazione per i motori di ricerca, toccando anche aspetti psicologici e percettivi.
Viene prima la UI o la UX?
UI e UX lavorano di pari passo ed è pressoché impossibile dire cosa viene prima.
Capita spesso che le scelte grafiche rispettano i precetti della UX in modo inconsapevole, e viceversa.
Facciamo un esempio pratico per capire come la UX e la UI sono così legate da sembrare un’unica disciplina: i caratteri di un sito web. La scelta di usare un carattere sans serif e con un’interlinea ampia potrebbe essere fatta “a sentimento” da parte di un grafico che si rende conto di quanto sia difficile leggere un testo su schermo; oppure potrebbe essere fatta in modo più consapevole da parte di un consulente medico che ha studiato la capacità dell’occhio di differenziare le lettere in base all’incidenza della luce sul dispositivo, o ancora da parte di un SEO Specialist, che ha letto i precetti di Google sulla vicinanza degli elementi in una pagina web. Il risultato a cui arrivano questi tre professionisti è sempre lo stesso: in un sito web meglio usare caratteri chiari e senza grazie.
Questo flusso di ragionamenti che portano a rispettare le necessità dell’utente davanti ad uno schermo riguardano ogni aspetto della creazione di un sito web o di una App: la struttura delle pagine, l’organizzazione del contenuto, la presenza di CTA e bottoni, la posizione delle immagini,…
Se a livello teorico possiamo tirare una linea netta tra UX e UI perché richiedono capacità specifiche, a livello pratico la demarcazione non è così precisa, e le due discipline lavorano fianco a fianco per dar vita ad un ambiente web familiare.
Per ottenere risultati dal tuo sito web, quindi, non preoccuparti del titolo dello specialista a cui ti sei affidato, piuttosto cerca di capire se anche lui mette al centro l’utente e realizza spazi ben organizzati, dove i tuoi clienti non devono impazzire per trovare un’informazione e possono raggiungere i tuoi obiettivi di marketing senza fatica.
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